Sabato 4 settembre, 20.15, Rai Tre. “Abbiamo perduto una persona cara. Questa morte è per tutti un po’ un lutto di famiglia”, così Achille Campanile commentò la scomparsa di Mario Riva, che morì esattamente 50 anni fa. Mini Ritratti lo ricorda ripercorrendone l’avventura umana e professionale. Riva fu una delle primissime star della neonata tv italiana, a cui arrivò dopo aver raggiunto il successo a teatro in coppia con Riccardo Billi.
Proprio in coppia con Billi condusse nel 1954 Un, due, tre, varietà che fu trampolino di lancio per Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello. La grande fama arrivò nel 1957 con Il Musichiere, quiz musicale rimasto nell’immaginario collettivo degli italiani. Fino al 1960 Riva fu il maestro di cerimonie del programma: ne cantava la sigla, la celeberrima Domenica è sempre domenica, e lo conduceva con ironia impareggiabile. Aveva il dono naturale di raggiungere il pubblico e di comunicargli allegria.
Il momento clou del programma era lo spazio riservato all’ospite. Si trattava, per lo più, di famosi personaggi del mondo del cinema e dello spettacolo a cui, quasi sempre, veniva chiesto di interpretare una canzone. Accanto ai divi nostrani – Gassman, Totò, Coppi, Bartali – si esibirono anche star hollywoodiane come Gary Cooper e Jane Mansfield.
Mario Riva era amatissimo dal pubblico, e la sua morte fu davvero un lutto di famiglia per molti italiani. Al suo funerale partecipò una folla commossa di 250.000 persone.
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