Lunedì 6 dicembre, ore 21.05, Rai Tre. Dopo dieci edizioni di “Blu Notte – Misteri italiani”, Carlo Lucarelli ritorna su Rai Tre con un nuovo programma: “Lucarelliracconta”.
Lo scrittore e conduttore televisivo riprende con il suo appassionante stile narrativo un percorso di indagine e ricostruzione di alcune delle più controverse vicende della società italiana. Cinque nuovi casi della nostra storia recente: La mala del Brenta, La quarta mafia, La morte sul lavoro, Nelle mani dello Statoe La trattativa, per raccontare fatti che troppo spesso rimangono nascosti o vengono archiviati, dove la storia del crimine inevitabilmente si intreccia alla storia di chi al crimine si contrappone o di chi fatalmente ne rimane vittima.
Si comincia con "Nelle mani dello stato", lunedì 6 dicembre alle 21.05 >>
Ogni puntata ha un prologo e un epilogo con un’intervista di Carlo Lucarelli a un personaggio che introduce e chiude il tema trattato nella puntata.
Andrea Camilleri, Ascanio Celestini e Daniele Silvestri sono solo alcuni degli ospiti che si alterneranno al fianco del conduttore. Ecco alcune anticipazioni sulle punate, con alcuni approfondimenti video ad essere relativo:
La trattativa
L’attentato mancato del giugno 1989 a Giovanni Falcone nei pressi della sua villa all’Addaura, le stragi di Capaci e di via D’Amelio in cui nel 1992 persero la vita i giudici Falcone e Paolo Borsellino, la morte e la scomparsa degli agenti Antonino Agostino e Emanuele Piazza, gli attentati e le stragi mafiose del ’93 a Roma, Firenze e Milano.
Nelle mani dello Stato
Sono tanti i momenti e i luoghi in cui, a torto o a ragione, colpevole o innocente, un cittadino può ritrovarsi totalmente nelle mani dello Stato, anche in una democrazia. In caserma o in questura perché arrestato o fermato. Come nel caso di Stefano Cucchi, Giuseppe Uva o del giovanissimo Federico Aldrovandi. Tutti e tre morti violentemente mentre si trovavano in una situazione particolare: nelle mani dello Stato.
La morte sul lavoro
Ė tante cose, il lavoro, ma spesso è qualcosa che non dovrebbe essere. Nel 2009, in Italia, si sono infortunate sul lavoro 790.000 persone: più di 2000 al giorno. Di queste, 1.050 sono morte: quasi tre al giorno, inclusi i festivi.
La mala del Brenta
Ė una strana storia quella della Mala del Brenta, come è strana la storia del suo capo, Felice Maniero di Campolongo Maggiore, un piccolo paese di una zona povera e di emigrazione. Ė una storia di spietati criminali che, tra la fine degli anni ’70 e la metà degli anni ’90, mette insieme decine di omicidi, centinaia di rapine, quintali di droga, enormi somme di denaro, e poi servitori dello Stato corrotti, tradimenti, pentimenti, processi e anni di galera.
La quarta mafia
Negli anni Ottanta in Puglia avvengono stragi come quelle dei film sui gangster nella Chicago di Al Capone e omicidi efferati, come quello di Nicola Laviano: lo ammazzano, gli tagliano la testa e mostrano in giro la fotografia della testa mozzata perché serva da esempio. Sembra la Calabria delle faide di ‘Ndrangheta, sembra la Palermo della mattanza di mafia, la Napoli della camorra di Cutolo, e infatti è così, perché quegli uomini di malavita che sparano non sono soltanto pregiudicati, ma mafiosi.
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