“Craxi, elogio del capro espiatorio” è il titolo del documentario di Luca De Fusco trasmesso per “Speciale TG1” il 23 gennaio scorso.
L’autore del documentario, realizzato in collaborazione tra “Speciale TG1” e Raicinema, è un affermato regista teatrale e si rifà alla tradizione della tragedia greca e dei riti sacrificali per costruire il suo racconto, da uomo di teatro, del leader socialista. Ecco l’ipotesi da cui prende le mosse Luca De Fusco: si può raccontare la vicenda di Craxi come un mito antico, si possono utilizzare le teorie del grande antropologo Renè Girard sul capro espiatorio per ragionare su Craxi, come fosse Edipo o Giobbe?
Al centro del documentario gli anni di tangentopoli. I suoi famosi discorsi alla Camera, da quello pronunciato nel luglio del 1992 – sul sistema di finanziamento illecito che avrebbe coinvolto la grande maggioranza dei partiti italiani –, a quelli dell’aprile e dell’agosto del 1993. E la sera delle monetine, sempre nel 1993, all’uscita dell’hotel Raphael a Roma.
La storia italiana degli anni ‘90 si alterna a passaggi di tragedie greche e della Bibbia. La figura di Craxi è così confrontata con quelle di Edipo, Antigone, Prometeo, Giobbe.
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Finalmente una analisi storiczzata della figura di un grande personaggio.
La gogna avviene tuttora,tipo la cacciata di un prete dalla parrocchia.
ha distrutto la sinistra. ha annientato un secolo di conquiste sindacali ha creato berlusconi e la sua fortuna. ha portato alla miseria le classi lavoratrici aprendo la carriera politica ai sindacalisti che hanno tradito il mandato dei lavoratori. e’ fuggito alla giustizia.