Lelio Luttazzi e’ morto alle 2:45 della scorsa notte, assistito dalla moglie Rossana. Da circa due anni si era trasferito a Trieste, sua città natale, dove viveva a ridosso della storica piazza dell’Unita’ d’Italia. Le sue condizioni di salute sono diventate precarie circa tre mesi fa a causa di una neuropatia periferica, peggiorata nelle ultime settimane.
Oltre 50 anni di carriera tra musica, radio, tv e cinema, con il jazz e lo swing come filo conduttore. Lelio Luttazzi nel 1950 all’Orchestra Rai di Torino assume l’incarico di direttore d’archi della Rai, e dal 1954 al 1956 lavora nel programma radiofonico a quiz “Il motivo in maschera” presentato da Mike Bongiorno. Tra le sue canzoni “Senza cerini”, “Timido twist”, e la celebre “Una zebra a pois”, cantata da Mina. Ha presentato anche trasmissioni televisive, come “Studio Uno”, “Doppia coppia”, “Teatro 10”, “Ieri e oggi”. Ma la trasmissione che gli ha dato maggiore notorietà e’ radiofonica: “Hit parade”, la vetrina settimanale dei dischi più venduti, andata in onda dal 1967 al 1976.
Ha composto inoltre colonne sonore di film tra cui “Toto’, Peppino e la malafemmina”, “Toto’ lascia o raddoppia?” e “Venezia, la luna e tu”. Nel 1970 venne accusato di spaccio di stupefacenti e passò quasi un mese in carcere, ma venne successivamente scagionato e tornò alla conduzione di “Hit Parade”.
Negli anni 90, dopo alcune sporadiche partecipazioni televisive, si ritiro’ a vita privata. Nel 2009 ha partecipato al Festival di Sanremo condotto da Paolo Bonolis, accompagnando Arisa, che era in gara nella categoria “Nuove proposte”.
Per ricordare il maestro e compositore Lelio Luttazzi, questa sera alle ore 23.30 Raitre trasmetterà “Speciale Luttazzi”, a cura de “La Musica di Raitre” e presentato da Elsa Di Gati, con contributi che narrano la storia del percorso musicale dell’artista, fino all’ultimo concerto tenutosi nell’agosto 2009 in Piazza Grande a Trieste. La regia è di Francesca Nesler.
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